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I tempi del grande evento si stanno avvicinando. Nostradamus diceva “L’uomo può modificare il suo futuro” ed è giusto cercare di farlo. E’ necessario iniziare a rompere tutti quegli schemi fasulli che circondano Nostradamus e la sua opera ed è giusto dare un nome ed una immagine vera al primo dei tanti “buchi neri” che vivono nelle Centurie. Bisogna dare una dimensione reale a tutto ciò che ha fatto ed al perché lo ha fatto.

Il primo dei tanti enigmi creati da Nostradamus è un personaggio che compare in numerose quartine. Molti si sono scervellati ad individuarlo sia come mito dei tempi passati, presenti e futuri che come elemento di variazione totale della nostra società. Non vi è dubbio sto parlando del grande CHIREN, tutti hanno affermato di tutto e di più. Ricorderò in forma casuale al di là delle persone e del contenuto vero e proprio una piccola parte di quanto è stato scritto su Chiren:

…. una interpretazione scaturisce principalmente dall’osservazione che “Chiren” è anagramma di “Henric” L’errore nasce dal segretario di Nostradamus, Ian Aimé de Chavigny, che per primo confonde “Chiren” con “Enrico”……. 


….. esattamente 450 anni dopo, cioè nel 2006, un santo indù ( Chyren) apparirà cioè di cui si parlerà in tutto il mondo….. Atguru Rampal crede anche di essere il “CHYREN / CHIREN” menzionato da NOSTRADAMAS nelle sue Profezie e cambierà il mondo intero e porterà anche la pace in tutto il mondo…

….. Chyren di Nostradamus sposerà la sua donna equivalente: SELIN “Perché due regimi religiosi molto ben radicati e potenti tenteranno di cooperare e schiacciare…..

…..Nostradamus parla di un “re del mondo” chiamato “Chiren” che verrà dalla Francia e condurrà l’esercito occidentale nella sua vittoria contro le forze islamiche invasori dopo l’iniziale battuta d’arresto. “Chiren”, anche nominato come “Chyren” e “Chyren Selin” in varie quartine, sembra essere un giocatore chiave durante la Terza Guerra Mondiale……..

……..Selin è venuto da Selina nome della dea greca della luna. Nostradamus ha scelto questo nome perché il vero nome di chyren selin è un anagramma (ordine inverso di alfabeti) di Selina cioè “aniles”.E ‘stato uno stratagemma usato ai tempi di Nostradamus per invertire l’ordine degli alfabeti del nome per creare confusioni. Tuttavia queste profezie sono state abusate dalla loro pubblicazione. Le lettere di Nostradamus a suo figlio e al re sconosciuto dicevano che la perfetta conoscenza di queste profezie non può essere acquisita attraverso l’intelletto, ma i segni si manifestano intorno a lui a cui è collegata la profezia. La propensione relativa al chyren selin e il segno dato devono manifestarsi intorno Lui con l’aiuto del segno dato nelle profezie qui troviamo il vero Chyren selin……….

……..Chiren è semplicemente il soprannome che Nostradamus assegna a Cesare. CHIREN = CESARE NOSTRADAMUS. La prima e l’ultima di Chiren sono le iniziali di Cesare Nostradamus …………la chiave è Cesare Nostramus Chiren.

….. Il Grand Chien (non Chyren, ma Chien) è il Gen. Leopoldo Fortunato Galtieri, Presidente dal dicembre ’81 al giugno ’82…….

E’ così tanti altri. Ognuno di loro ha dei motivi reali per fare tali affermazioni e che rimangono giuste, quindi, nel loro complesso. Io dico, come qualcuno prima di me, che generalmente nella mente umana tutto ciò che leggiamo viene modificato nel nostro cervello ed adeguato al nostro pensiero. Non, come dovrebbe essere, che il nostro pensiero si adegui a quanto letto.

Partendo dal presupposto che ogni quartina ha un suo contenuto reale e che Nostradamus lo ha variato per esigenze proprie, di cui adesso non voglio discutere e che non fanno parte dell’argomento che stiamo trattando, allora io cercherò di leggere le quartine e di considerare le parole per la loro esistenza nell’attuale vocabolario o in quello passato. Se così non sarà né faro l’anagramma in forma singola o articolato su blocco di parole di tipo organico. Il tutto per cercare di dare un valore alle frasi compatibile con una comprensione generale univoca ed omogenea. Non vi è dubbio che riconoscendo la difficoltà di scrittura potrò eliminare o aggiungere semplici lettere in forma chiara è giustificata.

Chiren è una persona reale vissuta o che vivrà in futuro ed allora parto a cercarla nel passato, se non la trovo andrò a vedere un futuro prossimo o lontano. Quindi come punto di partenza “Chiren è già vissuto” ed inizio a raccogliere tutto il materiale che mi può servire.

Chiren è in stretto contatto con Selin in diverse quartine e mi trovo davanti ad una dozzina di quartine.

Prima analisi: il personaggio è vissuto nell’arco temporale che va dalla morte di Nostradamus ai giorni nostri.

Ora per Selin vi sono tante interpretazioni io credo nella più semplice Selino = turco ottomano è ovvio che se ciò non mi porta da nessuna parte cambierò interpretazione.

Quindi Chiren è, per me, un sultano ottomano vissuto dopo Nostradamus. Dalla ricerca trovo diversi sultani con un declino verticale dall’ottocento in poi. Concentro la mia attenzione sul seicento e parte iniziale del settecento. Non vi sono molti sultani e vi sono anche diversi vuoti di potere. La mia ricerca continua ferrea. Ho finito tutti i libri in italiano senza produrre niente. Inizio quelli in francese e a un certo punto trovo in francese che un sultano ha fatto la pace di Qasr-e Chirin confermato poi da un sito in tedesco. Quel Chirin è decisamente rassomigliante a quel CHIREN che sto cercando e può essere stata l’idea di partenza di Nostradamus e quindi esiste un fattore che conferma e completa questo punto di partenza. Il concetto che esprime Nostradamus di “grande Chiren” che io collego ad una persona storicamente importante ma che, in confronto ad altri, non abbia poi un valore vero di “grande” mi viene ad indicare che questa parola contenga l’altra indicazione da me cercata. Fra le ricerche su quel personaggio mi ritrovo una guida turistica turca che parla di lui ed il titolo mi fa venire i “brividi” lo chiama “gran Khan”. E’ rapido è veloce per un matematico il ragionamento Khan in italiano viene tradotto da una buona parte con cane che in francese si scrive chien e se ci metto la “r” in mezzo diventa CHIREN per cui quella guida turistica lo ha definito “grande Chiren” come Nostradamus.

Il Sultan Murad Khan IV, nasce a Istanbul, il 9 luglio 1611 e muore a Istanbul l’8 febbraio 1640, regnando dal 10 settembre 1623 fino al 8 febbraio 1640. Per il califfo dell’Islam e il diciassettesimo sultano ottomano. Era il figlio di Sultan Ahmed Khan I e Mahpeyker Kösem Sultan.

Quindi per me Mourad IV è Chiren. Rimane da verificare la corrispondenza fra quella dozzina di quartine ed il curriculum di Mourad IV.

Partiamo dalla 279 col testo e relativa traduzione:

Le farò in ordine sparso senza logica di base scrivendo quanto traducono altre persone e contestando quanto rigidamente non è scritto in francese.

La barba crespa e nera con abilità,
Sottometterà la gente crudele e fiera:
Il grande CHIREN toglierà da lontano,
Tutti i prigionieri della bandiera di Selin.

Ostera = Os tera = os terra = le ossa per terra
Du = di
Longin = long in = in long = in lungo
Os terra in long du = le ossa per terra in lungo di

Quindi:

La barba crespa e nera con abilità,
Sottometterà la gente crudele e fiera:
Il grande CHIREN, le ossa per terra in lungo di
Tutti i prigionieri della bandiera di Selin.

Mourad (Murad) viene rappresentato sempre con la barba crespa e nera e con abilità sottometterà i Safavidi; egli ricreò un forte esercito, che marciò verso la Persia, per così poter riconquistare le terre che nel 1624 i Safavidi avevano strappato agli Ottomani. Questi ultimi conquistarono l’Azerbaigian, occuparono Tabriz e Hamadan. Nel 1638 assediò Baghdad. Lo stesso Murad fu a capo dell’invasione della Mesopotamia e fu l’ultimo imperatore-comandante dell’esercito ottomano sul campo di battaglia. Dopo aver conquistato Baghdad, Murad IV fece giustiziare 30.000 soldati nemici e 30.000 civili. Lo stesso ordinò in pubblica piazza la decapitazione contemporanea di mille prigionieri safavidi da parte di mille giannizzeri del suo esercito, lasciando i corpi stesi per terra.

La 477 col testo e relativa traduzione:

SELIN Monarca, l’Italia pacifica,
E i regni uniti, Re Cristiano del mondo,
Morendo vorrà riposare nella terra di Blois,
Dopo aver cacciato i pirati dalle onde.

Non vi è possibilità alcuna di collegare blesique con Blois. Quindi per me:
Mourant voudra coucher en terre blesique
Blesique =beslique = besilique = basilica
Quindi : Morendo vorrà riposare in una basilica .
Apres avoir chassé pyrates de l’onde = dopo aver cacciato i pirati dell’onda = dopo aver mandato via persone venute dal mare.

Quindi:

SELIN Monarca, l’Italia pacifica,
E i regni uniti, Re Cristiano del mondo,
Morendo vorrà riposare in una basilica,
Dopo aver espulso i pirati del mare.

Poco prima dell’ascesa al trono di Murad IV, Filippo III di Spagna ( Madrid, 14 aprile 1578 – Madrid, 31 marzo 1621), , era il figlio ultimogenito di Filippo II di Spagna e della sua quarta moglie, la nipote Anna d’Austria, arciduchessa d’Austria, figlia dell’imperatore Massimiliano II. Quindi, virtualmente, univa i due regni cristiani da meritare il titolo di “Re Cristiano del mondo”. In quell’epoca l’Italia era uno stato frantumato dipendente dalla volontà degli altri regni e non presentava guerre vere e proprie di nessun tipo da ritenersi “pacifica” soprattutto per la “non esistenza”. Filippo III alla sua morte chiese di essere sepolto in una basilica e fu sepolto nel monastero dell’Escorial, che si trova in Spagna, nella comunità autonoma di Madrid, nel comune di San Lorenzo dell’Escorial, il monastero contiene nel suo interno una basilica . Uno degli atti per cui è noto Filippo III fu il decreto di espulsione dei Moriscos, promulgato nel 1609 in concomitanza con la dichiarazione di una tregua nella guerra per i Paesi Bassi…..… nel 1609, a seguito di una sommossa, Filippo III li accusò di collaborazionismo con i corsari barbareschi anche….

La 627 col testo e relativa traduzione:

 
Dentro le Isole di cinque fiumi in uno,
Per mezzaluna del grande Chyren Selin:
Per le brume nell’aria furore dell’uno,
Sei scappati, nascosti in fardelli di lino.

Cinque fiumi:
L’Eufrate è formato dall’unione da due affluenti: il Kara e Murat (Eastern Eufrate) e il Tigri scorre insieme al fiume Khoser.
I cinque fiumi diventano uno nella sua ultima città che è Bassora. Davanti al porto di Bassora vi sono diverse isole.
Bruler=ardere brules ardori
Les bruynes = Les brunes y = les brules + y = gli ardori + questo
De lun = de nul = a niente
Par les bruynes de laer fureur de l’un = par les brules de l’aer y fureur de nul = per nell’aria gli ardori di furore di questi
Par y les brules de l’aer fureur de nul = per questi nell’aria gli ardori di furore a niente =
Per questi portare gli ardori di furore nell’aria a niente = per portare gli ardori di furore nell’aria, di questi, a niente
Escapés non significa “scappati”
Escarpes = Stivali militari
Six escarpes = Tre militari = Tre dell’esercito = gli ambasciatori in campo di battaglia erano militari =Tre ambasciatori
Cachés = Cachéts = Compensi = Omaggiare

Quindi:

Dal porto di Bassora,
Per mezzaluna del grande Chyren Selin:
per placare gli ardori di furore nell’aria, di questi,
Tre ambasciatori portarono in dono fardelli di lino.

Nell’anno 1626, l’imperatore Mughal Jahangir cominciò a contemplare un’alleanza tra gli ottomani, Mughals e Uzbeco contro i Safavidi, che avevano sconfitto i Moghul a Kandahar. Scrisse persino una lettera al sultano ottomano Murad IV, l’ambizione di Jahangir, non si materializzò a causa della sua morte nel 1627. Tuttavia, il figlio e successore di Jahangir, Shah Jahan, perseguì l’obiettivo dell’alleanza con l’Impero Ottomano.

Mentre era accampato a Baghdad, Murad IV ha conosciuto gli ambasciatori dell’imperatore Mughal Shah Jahan. L’ambasciatore indiano Mir Seidhagi Mohammed con Mir Zarif e Mir Baraka, che hanno presentato 1000 pezzi di stoffa finemente ricamata e un’armatura. Murad IV diede loro le migliori armi, selle e caftani e ordinò alle sue forze di accompagnare i Mughals al porto di Bassora, dove salparono verso Thatta e infine Surat.

La 941 col testo e relativa traduzione:

Il grande Chyren si impadronirà di Avignone,
Da Roma lettere al miele piene d’amarezza,
Lettera d’ambasciata partirà da Chanignon,
Carpentras sarà presa dal duca nero, rossa piuma.

L’importanza di Avignone e relativa al passato, ma nessun Selino si è mai impadronito di Avignone ed allora ne faccio l’anagramma:

Saisir d’Avignon de Romme = saisirdavignonderomme = Sir saidavignonderomme = Sir vagi saidderomme non =

= Sir vagi seiddaromme non = sir vagi Seid daromme non = sir vagi Seid Moamedr non=

Sir   Seid Hagi Mohammed + non

Soy = seta = fine             non soy = poco delicato

La riga diventa : Le grand Chyren non soy Seid Hagi Mohammed = Il grande Chyren poco delicato con Seid Hagi Mohammed

Ed:

Chanignon = Chanig + non = Gihansc + non = Gihansciah + non

La riga diventa : Letre ambassade de Gihansciah non partir = la lettera per l’ambasciata di Gihansciah non è partita

Ed ancora :

Carpentras = Carpen tras = Canpre tras   = Cawnpore trans = Kanpur e oltre

Essendo Kanpur il vecchio Cawnpore città del Deccan.

La riga diventa : Kampur trans pris par duc noire rouge plume = Kampur e oltre presa dal duca nero rosso piume.

Quindi:

Il grande Chyren poco fine con Seid Hagi Mohammed
Lettere al miele piene d’amarezza,
Per la lettera all’ambasciata di Gihansciah che non è partita   Kampur e oltre sarà presa dal duca nero, rosso piuma.

Quest’anno vi fu nella capitale il raro spettacolo di ingresso d’una ambasciata indiana mandata da Sciah Gihan, L’antica amichevole corrispondenza che esistette fin da’ primi tempi fra sultani osmani e gli sciah delle Indie era stata rinnovata sotto Suleimano pel rifugio cercato alla sublime Porta dal principe Dehli in persona e da quello di Gigiurate mediante ambasciata, e poi per le lettere recate dal capitano di nave Sidi Alì ritornato dalle Indie per terra, non solo sotto Murad IV per la venuta del fuggiasco principe mongolo Baisankor Mirza, finalmente per l’ambasciata spedita da Gihansciah era stata risposta in modo assai spiacevole per la corte di Dehli, trascurando lo stile e la cortesia, ed il ministero del Gran Mogol ne dimostrò la sua sorpresa con un’altra lettera arrivata sotto il gran vezirato di Kara Mustafà al principio del regno d’Ibrahim . Essa istruiva la Porta della potenza dello sciah delle Indie e della estensione de’ suoi paesi e faceva conoscere la sconvenienza della lettera inviata. Erano ormai tre anni che l’innalzamento di sultan Mohammed era stato saputo alle Indie per mezzo di un turco, che viaggiando in quei paesi, aveva domandato una lettera per Gihansciah. L’ambasciatore indiano Seidhagi Mohammed, seco lui ritornato a questo tempo, portava un regalo di trentamila piastre ed una lettera. Alla sua partenza gli fu data una lettera e per regali un pugnale intarsiato di smeraldi, venti delle più belle schiave ed un cavallo riccamente bardato la cui sella e gli altri arredi calcolansi novanta borse; egli stesso ottenne pelliccia, cavallo, e seimila zecchini , Era Seid un uomo finissimo e colto, che tale infatti si dimostrò nelle feste dategli dai veziri; particolarmente in quella nel palazzo del musti Behaji nella spiaggia, ove mostro quanto fosse pratico de’ poeti turchi.            (Dal Libro epoca Quinta dal 1623 al 1656)

Dopo tanti anni si apre a Istanbul l‘ambasciata indiana(Moghul). Con una seconda lettera, l’ambasciatore si lamenta per non aver avuto risposta a richiesta precedente evidenziando la grandezza dell’impero indiano. Finalmente ha una risposta dove manca la cortesia e delicatezza dei rapporti però si può aprire l’ambasciata. Uno degli ultimi grandi imperatori Moghul fu Shah Jahan che regnò dal 1628 al 1658. Shah Jahan che significa “Imperatore del mondo” per se stesso fece realizzare un trono consono: il trono del pavone. Si trattava di un enorme sofà, con una seduta di 2 m. per 1,50 con un baldacchino e su di esso i famosi pavoni con la ruota. Fu durante il suo regno che l’Impero Mogul raggiunse l’apice del suo potere. Gli eventi capitali della storia del suo regno sono la conquista del regno musulmano di Ahmednagar nel Deccan nel 1636. Per la sua successione Shah Jahan, che si era schierato a favore di Dara, venne confinato da Aurangzeb nel Forte rosso di Agra dove restò prigioniero fino alla sua morte nel 1666.

La 670 col testo e relativa traduzione:

A capo del mondo il grande Chyren sarà,
E più oltre dopo amato, paventato, temuto:
La sua fama e gloria i cieli sorpasseranno,
E del solo titolo di vincitore si accontenterà fortemente.

Tiltre victeur fort = Tilt revit ceur fort = Titl revit ceur fort = Titre revitaliseur coeur fort = Titolo di rivitalizzatore il centro del forte =
Titolo di rivitalizzatore dell’organizzazione dello stato

Quindi:

A capo del mondo il grande Chyren sarà,
E più oltre dopo amato, paventato, temuto:
La sua fama e gloria i cieli sorpasseranno,
E si accontenterà del solo titolo di rivitalizzatore dell’organizzazione dello stato.

L’impero turco era esteso su tre continenti: in Europa i confini dell’impero turco arrivavano fin quasi a Vienna; in Africa tutte le coste sul Mediterraneo erano turche; il Mar Nero e il Mar Rosso erano mari interni dell’impero, che a Oriente giungeva fino al Mar Caspio e al Golfo Persico. Forse la popolazione arrivava a 25 milioni di abitanti, tra i quali i Turchi erano in minoranza. Sotto il regno di Solimano il Magnifico, l’Impero ottomano fu uno dei più estesi e duraturi della storia: infatti durante il XVI e il XVII secolo, al suo apogeo era uno dei più potenti Stati del mondo, un impero multietnico, multiculturale e multilinguistico che si estendeva dai confini meridionali del Sacro Romano Impero, alle periferie di Vienna e della Polonia a nord fino allo Yemen e all’Eritrea a sud; dall’Algeria a ovest fino all’Azerbaigian a est, controllando gran parte dei Balcani, del Vicino Oriente e del Nordafrica. Murad IV regnò su una superficie inferiore a Solimano ma ebbe potere, anche lui, su tre continenti, da essere anche lui temuto: chiunque avesse infranto le regole sarebbe stato condannato a morte. Il Sultano impose il coprifuoco e il pattugliamento continuo di strade e taverne della città sul Bosforo ed egli stesso si dilettava di prender parte a siffatte operazioni. Si dice che, in caso un soldato fosse stato sorpreso a far uso di alcool o di tabacco, il sultano stesso procedeva alla sua esecuzione con la sua stessa spada, questo cinismo gli valse il soprannome di crudele. Osannato: Murad IV e i suoi consiglieri si accorsero subito della decadenza che stava dilagando in tutto l’Impero. Essi pensavano che questo stato di decadenza fosse una punizione divina, visto che il popolo ottomano era venuto meno alle sue virtù antiche. Murad IV arrivò alla conclusione che bisognava tornare allo splendore dell’era di Solimano il Magnifico e quindi il sistema del governo e i suoi funzionari dovevano tornare come ai tempi del massimo splendore. Il Sultano cercò di rimuovere la corruzione rafforzatasi sotto i governi dei suoi predecessori, il regime di Murad IV si mise in evidenza nella guerra contro i Safavidi; egli ricreò un forte esercito, che marciò verso la Persia, per così poter riconquistare le terre che nel 1624 i Safavidi avevano strappato agli Ottomani. Questi ultimi conquistarono l’Azerbaigian, occuparono Tabriz e Hamadan. Nel 1638 assediò Baghdad. Lo stesso Murad fu a capo dell’invasione della Mesopotamia e fu l’ultimo imperatore-comandante dell’esercito ottomano sul campo di battaglia. Durante la campagna dell’Iran soffocò tutte le ribellioni in Anatolia che erano state incitate dai celai, e restaurò l’ordine nella regione, rispettato: la ricerca continua di alleanze con lui da parte dei Moghul e la non belligeranza da parte degli stati europei occidentali e orientali.

Riforme dello Stato: Murad IV iniziò ad applicare una politica tradizionalista e le sue riforme sulla gestione dello stato fecero in modo di far tornare forte l’Impero Ottomano. Egli riuscì a rinvigorire l’Impero ma la sua morte precoce a ventisette anni non permise di sgomberare tutte le incrostazioni amministrative che avevano appesantito l’Impero Ottomano, rendendolo abbastanza facile preda per il colonialismo europeo nei secoli seguenti. Murad IV e i suoi consiglieri si accorsero subito della decadenza che stava dilagando in tutto l’Impero. Essi pensavano che questo stato di decadenza fosse una punizione divina, visto che il popolo ottomano era venuto meno alle sue virtù antiche. Murad IV arrivò alla conclusione che bisognava tornare allo splendore dell’era di Solimano il Magnifico e quindi il sistema del governo e i suoi funzionari dovevano tornare come ai tempi del massimo splendore. Il Sultano cercò di rimuovere la corruzione rafforzatasi sotto i governi dei suoi predecessori, cosa che aveva già tentato di fare in precedenza. Gli storici considerano moderno il sistema che Murad IV usò per riportare alla sua grandezza l’Impero Ottomano. Come molti politici moderni, Murad IV credeva che il decadimento del suo popolo fosse dovuto al lassismo morale. Perciò Murad IV bandì alcolici (già proibiti dalla religione musulmana), tabacco e caffè perché considerava queste sostanze, provenienti dall’estero, come sintomi di depravazione. Fu impartito l’ordine da parte del sultano di far chiudere le botteghe dove si beveva caffè o si consumava tabacco, visto che dalle chiacchiere sediziose che vi si svolgevano con una certa facilità potevano insorgere focolai di ribellione. Chiunque avesse infranto le regole sarebbe stato condannato a morte.

La 194 col testo e relativa traduzione:

Al porto Selino il tiranno messo a morte,
La libertà tuttavia non sarà recuperata:
Il nuovo Marte con vendetta e rimorso,
Damasco con la forza della paura sarà onorata.

Porto selino = porto ottomano = porto Costantinopoli

Le nouveau Mars par vindicte & remort = Le nouveau rasm par viendict & remotr = Le nouveau ras pamr vie dictn e remotr =

Le nouveau rais pamer vie dicton remoter = Il nuovo Rais sentendo mancare la vita sentenzia risalendo a cavallo

Quindi:

Al porto di Costantinopoli il tiranno messo a morte,
La libertà tuttavia non sarà recuperata:
Il nuovo Rais sentendo mancare la vita sentenzia risalendo a cavallo
Onorerà Damasco con la forza della paura.

Nei libri del XIX secolo, che hanno raccontato gli eventi del 1.600, la parola Dame = Dama ed è l’abbreviazione dell’attuale Damasco. Il tiranno di Damasco non può che essere dunque uno dei governatori ottomani delegato dal sultano di Costantinopoli.                                                                            Il governatore Deli Yousouf-Pascha, che Koutschouk Ahmed-Pascha aveva appena sostituito nel governo di Damasco, era arrivato a Constantinopoli (7 Ramazan 1042-18 marzo 1633). È stato giustiziato alla presenza del Sultano durante una delle notti di Ramadan e hanno portato il suo cadavere in piazza Santa Sofia nel porto di Costantinopoli per la di lui sepoltura. Furono sterminati i ribelli di Costantinopoli e Asia Minore, la Mesopotamia è stata liberata dagli orrori della guerra civile, che martoriava nello stesso tempo Yemen e Hejaz. Però le guerre erano lungi dal terminare.

Il valoroso albanese Kutschouk Ahmed-Pascha, che sotto le mura di Chocim si era esposto tante volte una morte gloriosa come comandante del Giannizzeri, è morto eroicamente, durante la battaglia nella pianura di Mihreban, con la malattia che non gli permetteva di stare a cavallo, è stato costretto nella battaglia a scendere e sedersi sulla sabbia.Dopo aver fatto le abluzioni dei morenti, si riprese in sella, dicendo: “Sto aspettando qui il martirio; non mi resta nessun desiderio da esaudire in questo mondo. Voi altri, pensate alla vostra sicurezza”. La maggior parte della sua gente si era dispersa, il pascha, ancora a cavallo, si avvicinò un alfiere e si appoggiò alla lancia lo stendardo. Un soldato persiano che ha abbattuto in un solo colpo la bandiera e il suo difensore, Ahmed è caduto da cavallo. Massacrato in solo istante dai Persiani, la testa dello sfortunato pascha fu portato al khan, che si affrettò per spedirla al suo padrone, avvolta nella seta.

La 434 col testo e relativa traduzione:

Il grande portato prigioniero dalla terra straniera,
Incatenato d’oro al RE CHYREN sarà offerto:
Chi nell’Ausonia, Milano perderà la guerra,
E tutto il suo accampamento sarà messo a ferro e fuoco.

Dans Ausone Milan = Dans Ausonemilan = Dans Ausonemylan = Dans Aon suemylan = Dans nao Suleyman = erede Suleyman

Dans nao = circa nato = erede

Qui dans Ausone,Milan perdra la guerre = Qui erede Suleyman perdra la guerre= Questi perderà la guerra con un erede di Suleyman 

Quindi:

Il grande portato prigioniero in terra straniera,
Incatenato, al RE CHYREN d’oro, è offerto:
Questi perderà la guerra con un erede di Suleyman,
E tutto il suo accampamento sarà messo a ferro e fuoco.

Murat si mise alla testa del suo esercito e venne ad assediare Baghdad; ha mostrato, sull’attacco di questa città, un grande valore e un’attività straordinaria. Abourisch, l’emiro del deserto, tornò nel campo ottomano con, in offerta, diecimila cammelli carichi di provviste e un grande prigioniero, il persiano Khan Ali. Ha fatto il suo ingresso secondo la tradizione araba, lo è per dire nel mezzo alle lance dei guerrieri (2 schâban 1048 – 9 dicembre 1638). Murad avanzò di alcuni passi di fronte a lui, lo accolse con la più grande distinzione e disse di assegnare kaftani d’onore a quarantasette persone nella sua suite. Murad Murad vestito come un semplice giannizzero, secondo il desiderio che aveva fatto di indossare questa uniforme per tutto il tempo in cui l’assedio durava, divideva con i suoi soldati le fatiche più dolorose; diede la prima scelta per aprire la trincea; ha sparato il primo colpo di cannone contro il luogo, Murat aveva promesso la libertà di vita agli assediati, la conservazione delle loro proprietà. Sfidando la sua parola, li uccise tutti durante la notte, ed entrò il giorno dopo in trionfo a Baghdad. I cavalli della sua processione marciarono nel sangue e calpestarono i cadaveri ancora caldi delle vittime di questa infame perfidia. Il vincitore poi fatto una solenne ingresso in Costantinopoli montato su una cavalla superba, ricoperto da una pelle di leopardo attaccato alla sua spalla con una cucitura ingioiellata preceduto venti prigionieri della più alta distinzione e legati con grandi catene d’argento.

La 658 col testo e relativa traduzione:

Tra i due monarchi lontani,
Allorchè il Sole per Selin avrà perso lo splendore:
Inimicizia grande tra due indignati,
Che alle isole e Siena la libertà sarà resa.

Simulte = simultané = simultaneo

Grande simultané = grande simultaneità = accordo

Sienne = Siena

Ifles Siena = ile faisanes = ile des faisanes

Quindi :

Tra i due monarchi lontani,
Allorchè Selin avrà meno splendore:
Grande accordo tra due indignati,
Che all’isola dei fagiani sarà resa la libertà.

Nel maggio 1635 Luigi XIII di Francia dichiarava guerra a Filippo IV di Spagna, sancendo l’entrata in guerra della Francia al fianco degli stati generali con l’intenzione di fare propri i Paesi Bassi spagnoli e al fianco della SavoiaMantova e Parma per conquistare la Milano occupata dagli spagnoli. La pace è tornata con l’accordo dei Pirenei. Con la pace dei Pirenei, stipulata il 7 novembre 1659 quando il regno ottomano era in una fase caotica e la sua potenza in declino,  la Spagna dovette cedere alla Francia parte delle Fiandre, dell’Artois, della provincia dell’Hainaut e del Lussemburgo, oltre ad accettare la definitiva acquisizione da parte francese della Catalogna del Nord che includeva la città di Perpignano, e l’intera regione del Rossiglione (la prima già occupata dai francesi nel 1640 e la seconda nel 1652). La catena montuosa dei Pirenei divenne così la nuova frontiera che separava la Spagna dalla Francia. Inoltre l’isola dei Fagiani diventava un condominio franco-spagnolo. Veniva stabilito un matrimonio che avrebbe dovuto consolidare l’unione fra le due corone: la figlia del re di Spagna Filippo IVMaria Teresa (1638 –1683), fu promessa in sposa a Luigi XIV. Tuttavia ciò comportava la rinuncia al trono di Spagna da parte di Maria Teresa, rinuncia che Maria Teresa fece in cambio della corresponsione di una dote particolarmente elevata da parte del regno di Spagna, di 500.000 scudi d’oro.

La 678 col testo e relativa traduzione:

Si griderà vittoria per la mezzaluna di Selin,  
Verrà acclamata l’Aquila dei Romani,  
Ticini, Milano e Genova non aderiranno,  
Poi loro stesse Basil grande ricorso.

Croissant = crescente

Par les Romains fera l’igle clamé = Par les rom ains fera l’igle clamé =

Par le srom ains fera l’igle clamé = Par le somr sina fera l’igle clamé =

Par le som sina fera l’igle clamér = Par sommité sinan fera l’igle clameur = Dalla sommità del Sinan farà l’aquila clamore 

Ticcin,Milan,& Gennes n’y consent

Puis par eux mesmes Basil grand reclamé

Ticcinmilan & ne gens n’y consent

Puis par eux mesmes Basil grand reclamé

 

Puis Ticcinmilan & ne gens n’y consent

Par eux mesmes Basil grand reclamé

 

uismilan & ne gens n’y consent

PTiccin par eux mesmes Basil grand reclamé

 

Suleiman & Baisil n gens n’y consent

PTiccin par eux mesmes grand reclamé

 

Suleiman & Baisil n gens n’y consent

Picn par deux mesmes gran reclamé Tic

 

Suleiman & Baisi gens n’y consent

Pinc par deux mesmes gran reclamé Tincl

 

 

Suleiman & Baisi gens n’y consent

par   deux Pinc mesmes gran reclamé Tincl

 

Suliman & Baisi gens n’y consent

Par   deux pinces mesme gran reclam tincl

 

Souleiman & Baiesid gens n’y consent

par deux Princes memes reclamation generalc

 

 Quindi:

Si griderà vittoria per il crescente Selin,  
Nella sommità del Sinan farà l’aquila clamore,
Per Souleiman & Baiezid la gente non è d’accordo,
Per gli stessi due Principi indignazione generale.

Il primo volo in Turchia risale al regno del sultano ottomano Murat IV (1623-1640 d.C.), nell’anno 1630 e si deve all’aviatore e scienziato Hezarfen Ahmet Çelebi, che si dice abbia volato con delle ali artigianali attraverso il Bosforo dalla cima della Torre di Galata arrivando alla Piazza Doğancılar (Piazza Falconieri) sopra Üsküdar, dopo un volo di 3.200 metri. Gli scritti del 17° secolo di Evliya raccontano proprio la storia di Hezarfen Ahmed Çelebi, (circa 1630-1632 dC): “In primo luogo si è esercitato a volare dal pulpito di Okmeydani per otto o nove volte con delle ali d’aquila, utilizzando la forza del vento. Poi, mentre il sultano Murad Khan (Murad IV) stava guardando dal palazzo di Sinan Pasha a Sarayburnu, è volato dalla cima della Torre di Galata ed è atterrato in piazza Doğancılar in Üsküdar, con l’aiuto del vento del sud-ovest. Quindi Murad Khan gli aveva concesso un sacco di monete d’oro, dicendo: Questo è un uomo spaventoso. È in grado di fare tutto quello che vuole. Non è bene tenere queste persone e quindi l’aveva mandato in esilio in Algeria. E qui era morto. “.

“Nel pieno dei festeggiamenti, il venerdì successivo alla conquista di Eriwan, il Grand Chamberlain Salihaga e il favorito Beschiraga partito per Costantinopoli, con l’ordine di illuminare la città per sette giorni in onore di la vittoria delle armi imperiali (25 sasser 1045 – 10 agosto 1635). Oltre alla loro missione ufficiale, entrambi i messaggeri stavano portando istruzioni segrete che prescritto per kaïmakam Beïram-Pascha e bostandji-baschi Doudje per godersi la solennità per mettere a morte i principi Bayezid e Sulayman. Il tiranno non aveva dimenticato il giorno in cui i suoi fratelli avevano chiesto alle truppe l’insurrezione e dove il moufti e il gran visir avevano garantito la loro sicurezza: semplicemente lui aveva rimandato la sua vendetta fino al momento in cui la vittoria avrebbe fatto il successo i suoi desideri più sicuri e meno pericolosi, pensando che i lamenti delle vittime siano nelle allegre grida di trionfo. Ma lui si era sbagliato: la gioia pubblica, soffocata dalla notizia dell’esecuzione dei principi, lascia il posto a costernazione generale. La funesta sorte di questi due giovani “genti” speranzose strapparono lacrime anche a i loro carnefici e l’illuminazione della città svanisce di fronte alle torce funerarie del loro convoglio.”                                                                                                                 – Tratto da L’EMPIRE OTTOMAN Pag. 271

La 854 col testo e relativa traduzione:

Con il pretesto del contratto di matrimonio,
Reso magnanimo dal grande Chyren Selin,
Quintino, Arras recuperate nel viaggio
Di spagnoli sarà fatto un secondo macello.

Soubz = sous = sotto     –     Colleur = coleure = collera

Fait = fatto             –       Magnanime = magnanime = favorevole

– recouvrez = recouvrès = ricoperte = dimenticate – Au voyage = nel viaggio

Quindi:

Sotto la collera del contratto di matrimonio,
Fatto favorevole al grande grande Chyren Selin,
Quintino ed Arras dimenticate nel viaggio,
Di spagnoli sarà fatto un secondo macello.

1621-Si riunisce il parlamento inglese che attacca duramente il sistema dei monopoli vigente nel paese. I comuni presentano inoltre a Giacomo I una petizione perché venga dichiarata guerra alla Spagna in appoggio al Palatinato e perché vengano avviate trattative per il matrimonio del principe Carlo con una principessa protestante.1623-Carlo, principe del Galles, figlio del re Giacomo I d’Inghilterra, ed il duca di Buckingham si recano a Madrid per concludere i negoziati per il matrimonio del principe stesso con la sorella del re di Spagna. Le trattative falliscono in quanto la Spagna rifiuta di aiutare l’Inghilterra nel tentativo di restaurare Federico V nel Palatinato e subordina il matrimonio di Maria Anna di Spagna con Carlo alla concessione della libertà religiosa ai cattolici inglesi. Sfuma così il riavvicinamento anglo-spagnolo a lungo e inutilmente cercato da Giacomo I. Il mancato matrimonio accentua un conflitto politico e religioso anglo-spagnolo, quindi agevolando il sultano ottomano.

Da San Quintino ad Arras nesce negli spagnoli la volontà di invadere l’Inghilterra però il tentativo è stato un vero disastro e nel 1588 l’armada spagnola però non era stata realmente battuta sul mare, ma da un’incredibile serie di tre violentissime tempeste che si sono abbattute sugli spagnoli. La prima li sorprese il 12 agosto, al largo delle Isole Orcadi e presso le Isole Shetland; la seconda il 12 settembre al largo delle coste irlandesi; seguita dopo pochi giorni da una terza al largo delle coste del Connacht (sempre in Irlanda). Delle 138 navi con 24 000 uomini che erano salpate da Lisbona, 45 imbarcazioni e 10.000 uomini andarono perduti. La grande impresa di Filippo II sfumò e lo stesso re cattolico pensò che Dio proteggeva i protestanti e puniva coloro che credevano in lui.

Già nel corso del primo anno del suo protettorato Oliver Cromwell aveva trattato con il cardinale Mazarino un’alleanza anglo-francese contro gli spagnoli. Nel marzo del 1657 fu siglato a Parigi un trattato con il quale gli inglesi si impegnavano a sostenere militarmente la Francia nella sua lotta nelle Fiandre contro la Spagna. L’armata alleata franco-inglese per l’invasione delle Fiandre fu posta sotto il comando dal maresciallo di Francia Henri de La Tour d’Auvergne-Bouillon, visconte di Turenne…..l’armata spagnola che cercò di rompere l’assedio di Dunkerque, fu sconfitta il 14 giugno nella battaglia delle Dune. Appena conseguito il risultato, il cardinale Mazarino consegnò la città agli inglesi i quali rispettarono l’accordo di mantenere i diritti della popolazione cattolica nella città conquistata. Una parte delle truppe inglesi rimase agli ordini del Turenne aiutandolo a conquistare Gravelines ed altre città fiamminghe.

La 1053 col testo e relativa traduzione:

Le tre cortigiane da lontano l’un l’altra si batteranno,
La più grande (della) minore resterà all’ascolto:
Il grande Selin non ne sarà più patrono,
Lo chiamerà fuoco scudo bianca via.

De loing = de long = a lungo

Demeurera =demettrera = destituirà = toglierà –   escoute = escorte = scorta

Patron = padrone

Nommera = nominerà –   feu = defunto – pelte= pelote = palpeggiamento – blanche = balnche = balanche = balancè = soppesata, valutata

Route = selezione

Le trois pellices de loing s’entrebatron

Le trois pellices de long s’entrebatron,

 

Le tre cortigiane a lungo l’un l’altra si batteranno,

 

La plus grand moindre demeurera à l’escoute:

La plus grand moindre demettrrera à l’escorte:

 

 

 

La più grande al minore toglierà la scorta:

 

 

Le grand Selin n’en sera plus patron,

 

 

Il grande Selin non ne sarà più il padrone, (defunto)

 

Le nommera feu pelte blanche routte

Le nommerà feu balancè route peloter.

 

Le nominerà il defunto dopo soppesata selezione di palpeggiamento.

Il Sultanato delle Donne (lingua turca Kadınlar Saltanatı) è un periodo di 130 anni della storia dell’Impero ottomano, svoltosi a cavallo tra XVI e XVII secolo dell’era cristiana, durante il quale le donne del harem del sultano ottomano esercitarono un enorme controllo sulla vita politico-militare del dominio osmanide approfittando dell’inettitudine degli autocrati regnanti ad Istanbul. Apertasi durante gli anni finali del regno di Solimano il Magnifico, enormemente influenzato dalla sua ultima consorte, la russa Roxelana, il Kadınlar Saltanatı vide una lunga serie di regine-madri (valide sultan) e regine-consorti (haseki) contendersi il potere nell’ombra di sultani fanciulli e/o troppo inetti per governare. La maggior parte di queste donne, cosa affatto inconsueta nel costume ottomano, erano schiave del sultano. Fra di loro vi era la favorita nominata dal sultano dopo opportuna selezione.

Dopo la morte di Ibrahim I il suo diretto successore fu il piccolo Mehmed IV figlio di Hatice Turhàn Sultan; di fatto la reggenza venne retta da Kösem Sultan anche se di fatto la Validè era ora la madre del nuovo sultano. La situazione però non migliora, con il passare del tempo all’interno del Palazzo si formano due fazioni alla cui testa vi sono da una parte l’anziana Validè Kösem Mahpeyker e dall’altra la Validè Turhàn Sultan vedova di Ibrahim I; la situazione degenera quando l’anziana reggente decide di destituire il giovane nipote in favore di un altro Süleyman figlio di Sàliha Dilàşùb, un’altra delle consorti di Ibrahim I. Lasciata aperta la porta che collegava gli appartamenti imperiali e il quartiere dei giannizzeri questi si precipitano all’interno per assassinare Mehmet IV, ma la Validè Turhàn avvertita del colpo di stato riuscì ad armare gli eunuchi bianchi piazzati davanti alla camera del sultano. Dopo il bagno di sangue, gli uomini della giovane Validè hanno la meglio e si precipitano a prendere Kösem che si era rinchiusa in un armadio, ma tradita da un lembo del suo vestito viene trovata, tirata fuori e alla fine dopo molte suppliche all’età di sessantadue anni viene strangolata. Era il 2 settembre 1651; il suo appartamento venne saccheggiato e poi messo a fuoco, il suo corpo trascinato al Vecchio Palazzo rimane esposto per tre giorni per poi essere sepolta vicino al marito il sultano Ahmed I.
Vi è una quartina dove non compare il nome di Chiren, che però riassume in forma semplificata ed integrale quanto ho scritto. Questa quartina la ho trovata facilmente, anche senza indicazioni di nome, perché tutti la attribuivano a Chiren e secondo me è vero. La quartina di cui trattasi è la 574.

La 574 col testo e relativa traduzione:

Da sangue Troiano nascerà cuore Germanico
Che raggiungerà una così alta potenza:
Fuori caccerà la gente Araba straniera,
Riportando la Chiesa nella precedente preminenza.

La traduzione, fatta, collima con la mia in pieno, Non sono necessari interventi di nessun genere.

Da sangue Troiano nascerà cuore Germanico

Chiren è troiano e la sua cattiveria regge adeguatamente a quella di Hitler.

Murad era un gigante incolto, volitivo, dagli occhi scuri e lui era immensamente crudele. Spregiudicato della sua forza muscolare, eccelleva nel combattimento e nel lancio del giavellotto. Il suo famoso fratello Bayezid era molto abile nella giostra e nel 1635 gettò Murad in una giostra. Poco dopo, Bayezid fu ucciso dall’ordine di Murad. Murad fece uccidere un altro fratello nel 1638. Kösem gli impedì di uccidere il suo unico superstite, Mad Ibrahim (1615-1648), sostenendo che Ibrahim era troppo pazzo per essere una minaccia .
Murad tentò di ristabilire l’autorità reale ed è conosciuto come uno dei più potenti sultani della Turchia. Mostrò abilità come comandante militare nel Caucaso e nella Mesopotamia e ottenne rispetto condividendo le difficoltà con i suoi uomini. Tuttavia, dopo l’assedio di Baghdad nel 1638, ha massacrato circa 30.000 soldati e altri 30.000 civili. Dopo questa conquista procedette trionfante per Istanbul, seguito dai capi prigionieri in catene.
Talvolta Murad si travestiva e, accompagnato dal suo carnefice, vagava per le strade in incognito, eseguendo personalmente le ispezioni. Quando si imbatte in un “piantagrane”, Murad si rivolge al boia e seleziona lo strumento che ritiene più adatto al lavoro. Così Murad fece uccidere molte persone senza pietà e cadaveri appesi ad ogni angolo di strada. Nei primi anni del suo regno, le sue esecuzioni erano state giustificate da un’indiscutibile senso di colpa, ma in seguito egli stava uccidendo il malumore o un capriccio. Una volta, costrinse uno dei suoi medici a ingoiare una dose eccessiva di oppio. Impalò un corriere perché lo informò erroneamente che era diventato padre di un ragazzo, mentre in realtà era una figlia. La crudeltà di Murad divenne leggendaria e il suo approccio creò un silenzio terrorizzato ovunque. Ha tagliato la testa di ogni uomo che abbia generato un minimo sospetto; in 5 anni ha operato l’esecuzione di circa 25.000 soggetti. Il suo musicista, ad esempio, è stato decapitato per aver suonato una melodia persiana. Nel 1633 le caffetterie, le enoteche e le taverne furono chiuse, perché erano luoghi di incontro dove le persone potevano passare il loro tempo a criticare il governo. Murad ha approvato una legge che vieta il fumo e il consumo di alcol o caffè in tutto l’impero ottomano, pena la morte. Quando catturò qualcuno con una pipa o una tazza di caffè, Murad fece giustiziare il colpevole sul posto, sebbene lui stesso si abbandonasse a entrambe le abitudini – spesso in compagnia di alcuni persiani favorevoli.
Conoscendo il conflitto tra le donne harem, Sultana Kösem aveva cercato di incoraggiare suo figlio all’amore omosessuale, mostrandogli solo bei ragazzi e tenendolo lontano dalle ragazze. Durante il resto della sua vita Murad mostrò entrambi i sentimenti di lussuria e odio per le donne. Una volta Murad incontrò un gruppo di donne che cantavano in un prato e ordinò   di ammazzarle per non disturbare la sua pace. Quando una barca con delle donne si avvicinò troppo alle mura dell’harem, Murad ordinò ai suoi artiglieri di aprire il fuoco, affondando la barca e annegandole tutte. Altre volte, costringeva le sue donne dell’harem a saltare nude in una piscina. Gli piaceva sparare pallottole innocenti ai loro corpi o riempire la piscina con tanta acqua che dovevano saltare su e giù per prendere un respiro. Anche Murad era intensamente geloso. Un uomo che ha aggiunto una stanza in cima alla sua casa è stato impiccato, perché Murad pensava che lo avesse fatto per sbirciare oltre le mura del palazzo nel suo harem.

Che raggiungerà una così alta potenza:

Quando ha raggiunto il potere lo stato era allo sbando ed inizialmente si è dovuto assoggettare a coloro che reggevano il governo. Poi lentamente ha iniziato a giustiziare tutte le persone che si opponevano alla sua volontà. E dopo vittorie militari ha raggiunto il potere assoluto su tre continenti. In alcune tribù dell’Arabia, è diventato una figura leggendaria.

 

Fuori caccerà la gente Araba straniera,

Ha combattuto i Safavidi riconquistando Bagdad, liberando la Mesopotamia, determinando così i confini che, anche, attualmente sono riconosciuti nella regione.

Riportando la Chiesa nella precedente preminenza.

Lo stato di corruzione che ha trovato era talmente alto che la chiesa non era indenne da tutto questo. Il suo ripulisti era totale e completo. La chiesa ne trasse enormi vantaggi e lui stesso ne divenne un alto esponente. Realizzò la Moschea di Şerafettin a Konya e la Moschea Meydanı.

 

Il deviare di Nostradamus, per mascherare, lo ha portato a scrivere delle quartine col nome di Selin che però appartengono ad altre epoche. Era evidente che voleva confondere le acque: una è la 142 dislocata nella nostra epoca e l’altra la 642 chiaramente del futuro. Come esemplificazione io tratterò la 142 e lascerò ad altri l’incombenza di interpretare la 642.

La 142 col testo e relativa traduzione:

Le dieci Calende d’aprile del fatto Gotico,
Resuscitato ancora da genti malvagie,
Il fuoco estinto, assemblea diabolica,
Cercando le ossa di d’Amant e Pselin .

Fatto Gotico = linea Gotica

Les os du d’Amant & Pfelin = Dules & dAmantPin les of = Dulles & Wolff d’armistice panneton

Sappiamo che le Calende di Aprile erano dedicate alla dea Fortuna. Negli ultimi dieci giorni di aprile (dal 21 al 30) la linea gotica è, fortunatamente, crollata definitivamente. A completamento della fortificazione, a presidio del versante marino adriatico, fu costruita tra Gabicce e la costa ravennate un dispositivo di difesa antisbarco denominato Linea Galla Placidia, per questo Nostradamus abbina al nome romano Galla Placidia le calende per ricordare un evento che anche se tragico ha determinato una evoluzione positiva della guerra.

Perché Linea Gotica? I tedeschi battezzarono inizialmente questa linea con il nome di Linea Gotica (Gotenstellung) in onore alla antiche e impavide tribù germaniche dei Goti che invasero l’Europa centro meridionale, ma poi per volere dello stesso Hitler temendo ripercussioni propagandistiche negative e sbeffeggianti si decise di chiamarla semplicemente con un nome molto meno altisonante: Linea Verde (Grune Linie). Nome quindi in ricordo dei Goti resuscitato dai gerarchi tedeschi.

Il fuoco estinto = a guerra ormai alla fine

assemblea diabolica = incontro segreto delle due parti senza che il fuhrer il suo staff lo sapessero

Negoziati dietro le quinte per una resa erano cominciati già in febbraio tra il generale Karl Wolff, il capo delle SS in Italia, e Allen W. Dulles, capo dell’Office of Strategic Services (OSS) statunitense in Svizzera, inizialmente tramite la mediazione dell’ambasciata svizzera. Wolff e Dulles si incontrarono l’8 marzo a Zurigo per discuterne i termini. Il 19 marzo Wolff vide ad Ascona il generale statunitense Lyman Lemnitzer e il parigrado inglese Terence Airey. Il tutto all’insaputa di Adolf Hitler e Benito Mussolini, ma con un tacito accordo di Heinrich Himmler.

Le dieci Calende d’aprile della linea Gotica,
Resuscitato ancora da genti malvagie:
La guerra finita, incontro segreto,
Cercando Dulles e Wolff con ingegno la chiave dell’armistizio.

A presto……divertitevi